lunedì 25 febbraio 2013

Comunicato stampa dell’incontro di aggiornamento dell’AIPAC Lazio “L'allenatore fisico: sviluppi pratici e metodologici”

Nella bellissima cornice del centro sportivo “Anco Marzio” di Ostia, si è svolto, lunedì 18 febbraio 2013, l’incontro d’aggiornamento organizzato dall’Aipac Lazio dal titolo “L’allenatore fisico: sviluppi pratici e metodologici”, relazionato dal Prof. Emanuele Marra, preparatore fisico dell’A.C.F. Fiorentina (già preparatore fisico Calcio Catania, A.S. Roma, U.S.D. Tor di Quinto, Cruzeiro Esporte Clube; A.S.D. San Lorenzo Calcio). Di fronte ad una buona cornice di pubblico (erano presenti anche diversi allenatori) ha preso la parola il Vice presidente regionale Matteo Basile per porgere i ringraziamenti alla Società Ostia Mare per l’ospitalità e per presentare la relazione.
Conclusi  i ringraziamenti ed i saluti di rito, si è passati all’esposizione della relazione da parte del prof. Marra, il quale ha effettuato inizialmente un piccolo refreshing riguardante le capacità sulle quali ogni preparatore fisico programma e lavora ad ogni macro o microciclo d’allenamento: si è quindi parlato brevemente di resistenza, di forza e di velocità. Il tutto per porre l’attenzione al fatto come la metodologia dell’allenamento ci ha sempre proposto una visione settorale dell’allenamento, cercando di utilizzare metodi più disparati per ricercare le massime peculiarità sport-specifiche.
L’esperienza del prof. Marra, invece, parte dall’utilizzo della “potenza metabolica” per la misura del carico esterno dell’allenamento, considerando come parametri allenanti in uno sport di squadra come il calcio non più le velocità di corsa ed i metri percorsi in gara ma il numero delle accelerazioni e decelerazioni eseguite, tutte situazioni che vengono effettuate a velocità non particolarmente elevate ma che producono alte “potenze”.
Quindi, il prof. ha evidenziato come il lavoro che svolgono alla Fiorentina non viene suddiviso in base alle capacità d’allenare giornalmente all’interno del microciclo settimanale, bensì in base al mantenimento ed allo sviluppo, all’interno della seduta stessa, di valori di “potenza metabolica” a livelli pari e superiori a quelli di gara, in situazioni di sviluppo tecnico-tattico ben monitorati. Perciò si parte dall’allenamento tecnico-tattico e si sviluppa l’intensità dello stesso, da qui la nomenclatura da cui nasce il titolo della relazione, ossia l’ Allenatore Fisico.
Si è poi passati alla visione di alcuni grafici riguardanti la sviluppo delle potenze metaboliche di singoli giocatori all’interno delle sedute di allenamento settimanale per rimarcare  quando e come porre giornalmente l’accento su alcune peculiarità. Inoltre, il prof. Marra ha proposto la visione delle differenti potenze metaboliche riscontrate in incontri ufficiali di campionato tra le varie squadre incontrate, sottolineando poi che non sempre avere dei valori più alti di “potenza” all’interno della gara sia sinonimo di ottenere un risultato sportivo positivo, essendo il calcio uno sport multifattoriale e quindi con il risultato legato a volte a fattori non ponderabili.
Tra l’interesse e un po’ di stupore generale per alcuni concetti espressi che virano verso una concezione più olistica dell’allenamento, si è quindi chiusa la relazione del professor Marra lasciando spazio alle domande e curiosità di rito.

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